CENNI STORICI

Cenni storici tratti da

"Galugnano - una storia minore"

di F.M. Dall'Anna

con illustrazioni dall'Architetto L. M. Dell'Anna (lucark3_chiocciola_virgilio.it)


----------Galugnano è un grappolo di case abbarbicato sulle pendici di un'altura dell'entroterra salentino a 11 Km da Lecce percorrendo la statale 16 che da Lecce conduce a Maglie.
----------Le origini si perdono nella notte dei tempi. Così l'Arditi (1) "Credesi fondata dai Greci-Iapigi nell'anno del mondo 2000 (Maselli, Menolog. Stor. Sinotti dell'Archidiocesi d'Otranto)".
----------Controverse le varie ipotesi sul riferimento storico dell'anno del mondo, riportiamo quanto a proposito dall'Enciclopedia Universale Rizzoli-Larousse: "... Numerose ere dette ere mondiali si collegano a diverse date ipotetiche della creazione del mondo o dell'apparizione dell'uomo. Se ne contano alcune decine che utilizzano in diversi modi i dati numerici dell'Antico Testamento, essi stessi divergenti secondo le diverse edizioni. Si fa generalmente risalire la creazione del mondo tra il 5500 e il 5000 a~C.".
----------Se così fosse Galugnano sarebbe stata fondata nel 3500 a.C.
----------Il Filosofo e Medico Girolamo Marciano di Leverano così data la nascita di Cristo (2): "... E finito il corso di mesi nove nel sacratissimo materno ventre di Maria Vergine, nacque finalmente il vil presepe in Betlem, terra della Giudea, l'anno della creazione del mondo 3960; dal diluvio 234; dal nascimento di Abramo 212; dall'uscita degli Ebrei dall'Egitto e legge di Mosè 1507; da Davide 1063; dall'edificazione del Tempio di Salomone 1027...", con questo conteggio la nascita di Galugnano risalirebbe al 1960 a.C.
----------Luigi Tasselli scrive (4): «. . . Licio ldomeneo, quale era figlio di Deucalione, e questo, secondo il Galateo de situ lapigiae. . . raccogliendo da varie parti li popoli dispersi di questa regione in uno edificò la bella città di Lecce, nell'anno 2708 dopo la creazione del mondo, regnando Gedeone nella giudea, 107 anni prima della guerra di Troia, 516 prima della fondazione di Roma, 1290 anni avanti il nascimento di Christo.. . ". Allo stesso Idomeneo è attribuita l'edificazione di Galugnano dal Prof Saverio La Scorsa (5): ". . . Odiato da tutti (Idomeneo) lasciò l'isola sua ed andò in cerca di nuove terre. Dopo vario errare, toccò le coste della Iapigia dove fondò Lecce, e forse anche altre città del Salento, come Castro, Galatina, Diso, Nardò, Soleto e Galugnano."
----------A testimonianza di preistoricità menhir, specchie e dolmen arricchiscono l'intero Salento regalando allo sbigottito visitatore testimonianze incredibili ed emozioni inimmaginabili. Galugnano ben si inserisce in questo contesto vantando due specchie, una ormai inesistente, tre menhir, uno irrimediabilmente andato distrutto, due insediamenti, nella zona oggi nomata "Siosti" ed in quella di "Ussano", e il sito "delle lete". "Delle lete" e "curti ecchì" i menhir sopravvissuti.
----------Il Salento, come la Puglia tutta, pur essendo abitato sin dal III millennio a.C. fa il suo ingresso nella storia con lo sbarco di popolazioni provenienti dall'Illiria e dall'Epiro. I Greci, sbarcati successivamente, chiamarono questi popoli Iapigi, distinti poi in Dauni, Paucezi e Messapi, quest'ultimi, stanzianti nel Salento da epoca preistorica, lasciarono testimonianze notevoli e numerosi a Galugnano le specchie.
----------Che poi Galugnano abbia nel suo DNA radici greche lo sospetta Giacomo Arditi (5): "...I fabbricati sono quasi tutti antichi, rustici, sbranati dal tempo, mostrano ancora alcune porte e finestre di foggia greca, strette, basse e voltate ad arco", ed ancora, "...Un tempo parlavano il greco ora non più.. .11 suo nome potrebbe forse derivare dal greco Kalos (bello)". Ipotesi quest'ultima che non ci trova consenzienti.
----------Giovanni Colella invece sospetta (6): "...Quanto a Galugnano il paese è chiamato Gallunium in una carta greca del 1401... Se da Galluniuin si è fatto Galugnano, non è improbabile che Galunius (forse il bizantino FccXoòvto4) sia stato un nome greco."
----------Di nostro possiamo aggiungere due scritte estemporanee, una nella cappella della Madonna della Neve (Xcrya 3fl(x&s: nome e cognome dell'autore degli affreschi riportati alla luce?) e l'altra nel palazzo baronale Dellanos (Cainayanon: Galugnano in una sorta di dialetto grecanico?).
----------In un'omelia del 600 il termine "Cristo" è riportato in caratteri greci: Xpia.
----------La vecchia, cinquecentesca parrocchiale vantava notevoli affreschi di foggia greca ed infine nel catasto onciario presso l'Archivio di Stato di Lecce è indicato il "Ch.co more grecorum Raimondo Dell' Anna". More grecorum: secondo i costumi dei greci.
----------Da tenere poi presente che Galugnano è lambita dalla Grecia Salentina oggi ufficialmente riconosciuta. Dalla forma abitativa "dispersa": Galugnano, Lete, Siosti, Ussano, si passa ad una forma "aggregata" : Galugnano che fagocita gli altri tre insediamenti. Incombe un periodo in cui potere e/o cultura predominanti, dopo i Messapi, hanno i seguenti nomi: Grecia, Roma, invasioni barbariche, cristianità, Bisanzio e feudalesimo. La conquista romana della Puglia inizia dal III secolo a.C. e si protrae sino aI 476 d.C., caduta dell'impero Romano d'Occidente, sconfitto dalle orde barbariche degli Eruli e dei Goti. 11 Salento sembra sia stato conquistato nel 266 a.C. e perduto nel VI secolo d.C.; di certo Lecce fu conquistata da Totila, re dei Goti, nel 542 d.C., dai Greci nel 547 e riconquistata da Totila nel 549.
----------Le testimonianze di quest'epoca, per quanto ci riguarda, sono due il nome Galugnano e, la seconda, è stata seppellita da uno degli emblemi novecenteschi: il catrame; trattasi del selciato della ripida discesa della "Scaligghra" (7), a Nord-Est di Galugnano proseguendo per Via San Salvatore, che dalla cima della serra proveniente da Ussano, superando un notevole dislivello, porta alla piana del tavoliere leccese propriamente detto. Un tempo meraviglioso selciato d'epoca romana oggi ammantato dal catrame.
----------Scomparse anche, quasi deI tutto, "le puzze" (i pozzi); erano ventuno e costituivano un arcaico sistema di raccolta delle acqua piovane. Numerosi invece, e ben conservati, "i paiari", costruzioni campestri di pietrame informe a secco, che se non d'epoca certamente conservano la tecnica costruttiva dell'epoca.
----------Una volta terminata la conquista i Romani adusavano assegnare a soldati, centurioni e cavalieri particolarmente valorosi e meritevoli di ricompensa un determinato numero di jugeri (8) di terreno che spesso diventavano dei veri e propri insediamenti umani i quali si trasformavano in paesi o cittadine a seconda della fortuna che gli eventi storici gli avrebbero assegnato.
----------Così Luigi Tasselli (9): "Devo ancora avvertire, che quasi tutte (non già tutte) queste terre del Capo Salentino, che finiscono lii ano, erano Ville de Soldati, o Centurioni Romani, (come sostiene con l'Autorità di Tito Livio, e di Gio:Antonio di Viterbo, 6 Ennio Viterbiense, nell'Apologia pag.76. Lib. 2 il Ferrari) li quali erano di presidio,ò in Lecce,ò in Leuca, ò in Vereto: e però essendo essi di Roma,onde si denominavano Romani, anche le loro ville segnate col nome loro vollero per accertare tutto questo tenninassero in, ano, come il nome Romano".
----------Il concetto è ribadito da Giovanni Colella (10) cosi che Martignano deriverebbe da Martinus, Squinzano da Quinzio, Magliano da Manlio, Melpignano da Melpinius, Arnesano da Arnio ecc. Galugnano da Galonius. Come si nomasse prima di questo periodo non è dato sapere.
----------Sempre il Colella (11): "Un altro documento che ci fa conoscere la fomia dei toponimi usati nei documenti ufficiali del secolo XV... .è il prospetto delle tasse pagate dalla città e dai casali di Terra d'Otranto ai tempi di Maria d'Enghien. . . Ecco l'elenco ricavato da documenti dell'Archivio di Stato Napoletano:... Galugnanus... Un altro documento cartograflco di notevole importanza per la conoscenza dei nomi geografici della Puglia nel cinquecento, è la cosiddetta "Carta Castaldiana". . . Le località abitate segnate nella Terra d'Otranto, che si succedono da Ovest ad Est:... Colognano (Galugnano) "
----------Di certo prima dell'attuale nome si è passati da Calignanu, Calugnanu, Galignano e Gallomano, quest'ultima dizione porta allo stemma civico che, come Gallipoli, innalza in primo piano il gallo; lampante una qualche attinenza fra nomi e stemmi: Gallo-niano, Galli-poli.
----------Gli stemmi araldici fecero la loro comparsa nel XLI secolo per distinguere i combattenti in guerra e nei tornei, ma solo a cavallo fra il 400 ed il 500 il loro uso ed abuso divenne comune.
----------Galugnano, come Gallipoli e verosimilmente nello stesso periodo, sceglie un gallo ardito posto su un ceppo di colonna sovrastato da tre stelle sfalsate a sei raggi, la centrale, più in alto delle altre due parallele é una cometa; ultima ed oggi ormai unica testimonianza è scolpita sul seicentesco paliotto dell'altare, dell'Arcangelo Michele nella chiesa parrocchiale.
----------Da Ferrante Tanzi (12) apprendiamo che i feudi in cui era divisa la terra d'Otranto erano 362; tutti elencati con afflanco l'anno della scrittura più antica esistente presso l'Archivio di Stato di Lecce. Queste le date più remote: Lecce 1082, Nardò e Ostuni 1100, Termiteto 1133, (Jrottaglie 1196, Otranto 1200, Cerceto 1274, Laterza 1267, Galugnano 1285; poi i restanti 353 che abbracciano l'arco di tempo che va dal 1286 al 1740.
----------Anteriori al 500 alcune costruzioni religiose campestri, la più nota ed importante l'ex abbazia di Maria Santissima della Neve già delle "Pisanei".
----------Sempre l'Arditi c'informa che nel 1561, in quella che oggi è la Provincia di Lecce, vi erano 133 casali e Galugnano per grandezza, con i suoi 162 fuochi, occupava il 33° posto.
----------Per quanto riguarda le successiom feudali (13) partiamo dal 1192 quando Tancredi d'Altavilla, Conte di Lecce, dona Galugnano a Giorgio Remanno. Nel 1285 troviamo signori e padroni i Dell'Acaya insigniti da Carlo 11 d'Angiò, il più noto per il suo genio l'architetto Gian Giacomo che però, con la sua sregolatezza, costringe i suoi eredi a vendere la baronia il 6.10.1587 a Ramirez Dellanos, uno spagnolo amministratore di giustizia a Lecce elevato al rango nobile. Pessimo amministratore e poco raccomandabile, finito in galera, strozzato dai debiti, anche per la costruzione della sua residenza, lo stupendo palazzo che porta il suo nome, il 15.3.1621 vende tutto a Nicolò di Andrea Levanto un genovese insediatosi a Napoli.
----------Nel 500 vede la luce la parrocchiale abbattuta poi nel 900.
----------I Levanto governano senza infamia e senza lode e però sotto il loro governo sorgono le due stupende chiese dell'Annunziata e della Madonna della Pietà.
----------La baronia galugnanese sembra non portar bene, sempre per debiti i Levanto il 9.5.1695 si disfanno dei loro beni galugnanesi a favore di Gio:Geronimo Massa, nobile illuminato di Lecce.
----------I Massa governano per oltre cent'anni oculatamente, amati e riveriti dai galugnanesi anche se la figura più nota della casata è quello "scapestrato" di Oronzo che, entrato nell'esercito borbonico, disgustato e non domato dalla dittatura passa al nemico e nel 1799 con la Repubblica Partenopea raggiunge il grado di Generale. Ritornati i Borboni con l'aiuto dell'inglese Ammiraglio Nelson da questi viene fucilato li 14 Agosto del 1799 ed appeso nel cortile della caserma del Carmine a Napoli.
----------Se i Borboni eliminano Oronzo Massa i Francesi defenestrano la sua famiglia.
----------In seguito al tornado napoleonico nel 1810 Marat sbarca a Napoli ed emana i famosi decreti che dichiarano decadute le baronie, è la fine dei Massa, almeno come baroni.
----------L'Università di Galugnano viene aggregata a quella di San Donato di Lecce e poi, nel 1866 con I'avvento dei Savoia, ridotta al rango di Frazione di San Donato di Lecce. E' la decadenza senza soluzione di continuità.
----------Da ricordare negli anni 60 dell'800 la costruzione del palazzo Boccadamo e negli anni 50 del 900 l'abbattimento della vecchia parrocchiale e costruzione sulle sue macerie della nuova ad opera del parroco, oggi emerito, Mons. Pasquale Caputo.
----------Solo un accenno a personaggi galugnanesi degni di nota e non mensionati: a cavallo fra il 700 e l'800 i Notai Pasquale e Vincenzo Lìcastro, padre e figlio, e Domenico De Sanctis. Nell'800 il Doti. Paolo De Sanctis, fratello di Domenico, capo dei "Filadelfi" locali, Sindaco della centrale Università di San Donato con alti ideali di libertà e democrazia. Nel 900 iL fiore all'occhiello di questa oggi piccola comunità, il Prof. Glino Dell'Anna.
----------Gino, come da tutti è nomato in paese, nasce a Gallipoli il 21 Giugno del 1930. 11 23 Aprile del 1961 sposa Marisa Cucurachi che gli dà due figlie Antonella e Maria Michela. Si laurea in chimica nel 1954, si dedica subito al sogno di sempre: la ricerca scientifica. E' prima assistente straordinario e poi aiuto cattedra di mineralogia presso l'Università di Bari, quindi Professore incaricato di geochimica e di giacimenti minerari. Nel 1971 libero docente di mineralogia, nel 1975 Professore Ordinario. Direttore dell'Istituto di Mineralogia e Petrografia dal 1981 al 1983 e del Dipartimento Geomineralogico dal 1983 al 1986.
----------Individua nelle grotte di Castellana un nuovo minerale che presenta alla scienza davanti alle telecamere come "francoanellite" in omaggio al suo fraterno amico Franco Anelli scopritore delle grotte.
----------E' fra i soci fondatori del gruppo italiano dell'ALPEA (Associazione Internazionale per lo studio delle Argille).
----------Socio della SIMP (Società Italiana di Mineralogia e Petrologia. Muore il 12 Agosto bel 1992. Oggi l'Umversità di Bari ha un'aula a lui nomata e Galugnano una via.

Note:
1 - Giacomo Arditi - "La Provincia di Lecce. Bozzetti di Viaggio" - Lecce 1888, voI. Il, pp. 334,35 - Ristaxnpa fbtomeccanica - Galatina 1975.
2 - Girolamo Morciano - "Descrizione, Origini e Successioni della Provincia d'Otranto" - Prima Edizione 1885 - Ristampa fotomeccanica - Congedo Editore, 1966, pp. 8Z83.
3 - Luigi Tasselli - "Antichità di Lecce" - Lecce 1859, p. 83.
4 - Saverio La Scorsa - "Leggende di Puglia" - Tip. Levante - Bari 1958, pp. 235,36.
5 - Giacomo Arditi - "La Coreografia Fisica e Storica della Provincia di Terra d'Otranto" - Lecce 1879/1885 -p.223,4.
6 - Giovanni Colella - "Toponomastica Pugliese - Vecchi e C. Editori - Trani, 1941 - XIX, p.443.
7 - "Scaligghra" - Termine dialettale indicante una ripida discesa il cui terreno circostante forma un'enorme. Informe e naturale scalinata.
8 - Jugero - Misura romana di superficie corrispondente a 2.500 mq. circa, valutata in base alla superficie che un paio di buoi attaccati allo stesso giogo erano in grado di ararenel corso di una giornata.
9 - Luigi Tasseili - Cit. op. p.47.
10 - Cfr Giovanni ColeIIa, Cit. Op., p. 306.
11 - Ibidem, pp. 443,97,98 - 502, 05.
12 - Ferrante Tanzi - "L'Archivio di Stato di Lecce - Lecce, Stab. Tip. Giurdignano - 1902, pp. 27,3 9.
13 - Luigi Antonio Montefiisco - "Le Successioni Feudali in Terra d'Otranto" - Tip. A. Rizzo Novoli - 1994, pp. 204-207.

 

 

  L'architettura dell'opera ben si evince dall'indice:

Pag.

Introduzione

5

Premessa

7

Jesus Maria - 1591 -

9

Capitolo Primo - La preistoria

11

Capitolo Secondo - Dalla preistoria alla fine del Medioevo

31

Capitolo Terzo - Il Cinquecento

73

Capitolo Quarto - Il Seicento

113

Capitolo Quinto - Il Settecento

143

Capitolo Sesto - L'Ottocento

173

Capitolo Settimo - Il Novecento

253

Capitolo Ottavo (Appendice finale) - Il dialetto galugnanese. Usi e costumi...  

403

Conclusioni

451

Bibliografia

453